Cascina Ovi, dove cultura del cibo, tradizioni, ottima materia prima si ritrovano nel piatto

RISTORANTE CASCINA OVI: LA VERA CUCINA SARDA

 

 

 

Perché scegliere Cascina Ovi a Segrate?

 

Sicuramente è un ristorante che non ti aspetti.

Ma chiariamo subito un punto fondamentale: non è un ristorante sardo, ma il ristorante di un sardo, per la precisione di origine cagliaritana. Una differenza sottile, ma importante e a sottolinearlo è proprio Francesco Rizzo, il proprietario, che ci tiene a ribadire l’anima personale del suo locale.

Attraverso i piatti che offre si entra in contatto diretto con la storia di questa terra: una Sardegna fatta di colori intensi, profumi caratteristici e sapori autentici. 

Francesco dichiara: “ogni piatto deve sempre contenere un richiamo, un ricordo che mi porti verso casa”. 

Non si tratta di semplici rivisitazioni, ma di interpretazioni contemporanee ed originali realizzate con ingredienti genuini, selezionati con cura e provenienti esclusivamente dal territorio sardo. Nella sua cucina non mancano poi i consigli del grande Sergio Mei, Chef sardo di grandissimo spessore.

Insomma, un viaggio che parte dal cuore dell’isola e arriva in tavola.

 

 

                               Francesco Rizzo e figlio

 

 

La location: eleganza easy

        

La location, che ospita in totale 130 coperti, vanta un’eleganza non ostentata dove la cura per il dettaglio è pensata per creare un’atmosfera calda e autentica.

La prima sala interna accoglie gli ospiti con un grande camino, protagonista indiscusso nelle serate più fredde: il suo calore avvolge l’ambiente e aggiunge un tocco di intimità.

Alle pareti si possono ammirare alcune opere storiche che richiamano la vita contadina nell’antica “Cassine de Ove de la Pieva de Segrà” a cui si accostano alcune opere di Gavino Sanna e sculture Lumeras.

Non mancano poi alcuni richiami alla squadra di calcio del Cagliari, che raccontano passioni personali regalando un tocco di originalità.

 

Nella seconda sala, il tavolo dove ho cenato era posto proprio davanti alla cucina a vista.

Uno spettacolo affascinante che mi ha permesso di osservare tutto il team all’opera per trasformare ingredienti freschi e selezionati in piatti speciali. Un modo per creare un legame speciale tra chi cucina e chi gusta. Non tutti i ristoranti possono permettersela: richiede ordine impeccabile, personale altamente preparato e una grande cura di ogni aspetto.

 

 

 

 

Al secondo piano dell’Osteria una sala intima e luminosa, perfetta per un momento più raccolto da cui si può ammirare la corte sottostante. Un equilibrio tra riservatezza e autenticità, dove ogni dettaglio racconta una storia.

 

E poi c’è il déhor.

Quando la bella stagione lo consente, tutto si sposta all’esterno: pranzi e cene trovano posto nella corte storica della cascina o nel verde del giardino per godere di momenti en plein air. Un modo perfetto per godersi la tranquillità del luogo e la bellezza della tradizione rurale lombarda.

 

Sia che vogliate optare per una serata “cheek to cheek” con la vostra metà, sia che vogliate trascorrere momenti piacevoli in compagnia o un pranzo business all’insegna del buon cibo, questo ristorante a Segrate fa per voi!

 

 

 

 

Il ristorante dove ti senti subito a casa

 

Ora vi porto con me in un’esperienza che è andata al di là della semplice degustazione. Ho assaporato piatti ricchi di tradizione, di storia e di sapori sardi autentici, ma c’è di più.

Il valore aggiunto è stata l’atmosfera accogliente creata da Francesco e dalla moglie Antonella, due padroni di casa semplicemente deliziosi.

Con la loro simpatia travolgente e la passione per ciò che fanno, mi hanno guidata in un percorso culinario ricco e vero, sempre con garbo e discrezione, raccontando ogni piatto con entusiasmo, spiegando le origini degli ingredienti; entrambi lo fanno con un trasporto che ti coinvolge fin dal primo assaggio.

Devo dirlo: è stato come cenare a casa di amici di lunga data!

Perché oggi non si cerca solo il gusto, si cerca un’esperienza da ricordare, da portare con sé. E forse è proprio per questo che chi entra per la prima volta in questo ristorante, finisce per tornare, affezionarsi, sentirsi parte di qualcosa.

 

 

 

La cucina, una brigata che lavora serenamente in team

 

Francesco è la mente creativa presente dietro ogni piatto: immagina, progetta, ma poi si confronta con la cucina, valutando insieme al team la fattibilità di ogni proposta. Da lì prende vita un vero e proprio lavoro di squadra.

Le ricette nascono tra le sapienti mani di una brigata affiatata, che lavora con entusiasmo e grande passione, attenta al dettaglio e dove la soddisfazione del cliente è, da sempre, il suo obiettivo più grande.

 

 

Materie prime sarde autentiche, dove la qualità soddisfa palati sopraffini

 

La cucina proposta è prevalentemente di mare, ma senza dimenticare raffinate proposte di terra. Accanto ai piatti di pesce, trovano spazio anche gustose portate di terra e scelte inclusive pensate per andare incontro a esigenze alimentari diverse, ma sempre nel segno della qualità e della creatività.

 

Alla base di ogni piatto ci sono materie prime vere, selezionate con cura e abbinate in modo sorprendente. Niente è lasciato al caso!

Quasi tutti i prodotti arrivano direttamente dalla Sardegna ed è proprio Francesco, che sceglie personalmente ogni fornitore per garantire genuinità e coerenza con la filosofia del locale.

Tra i protagonisti spiccano i salumi di Michelangelo Salis, vera eccellenza artigianale dell’isola, insieme ai formaggi e ai latticini provenienti da piccoli produttori locali. Una rete di artigiani del gusto che mantiene viva la tradizione sarda, portandola in tavola con orgoglio.

Anche la carta dei vini segue la stessa linea: un’accurata selezione che abbraccia le migliori etichette italiane, con una particolare attenzione ai vini sardi, spesso ancora poco conosciuti ma capaci di raccontare il carattere unico dell’isola.

 

I panificati sono tutti fatti incasa con farine particolari: lo Chef Andrea è un appassionato di panificazione e ogni giorno propone gusti e forme diverse. Le sue preparazioni partono da una preparazione che prevede una biga con una maturazione fino a 7 giorni.

Ottima la focaccia con farina di ghiande e il pane a base di patate. Immancabile il pane carasau di un piccolo panificio di Oliena.

 

 

 

 

Piatti imperdibili tratti dal menu di Cascina Ovi 

 

Il menù offre una selezione non eccessiva e le portate variano all’incirca ogni due mesi, ma le sorprese fuori menù sono una costante quotidiana a seconda del meglio di ciò che offre il mercato.

La pasta, fatta quasi interamente in casa – compresa quella ripiena – rappresenta un altro punto di forza.

 

Gli antipasti sono stati un susseguirsi di piccoli assaggi che mi hanno regalato grande soddisfazione.

Da appassionata di entrée, non posso non soffermarmi sulle delizie che hanno aperto la cena:

 

 

  • carpaccio di Aguglia imperiale con crema di zucchine e salicornia: un pesce che non si trova così facilmente, una ricetta fresca e delicata che sin da principio mi ha conquistata.

  • capesanta al forno con olio alle erbe e capperi. Buona la capasanta gratinata, ma questa è un’altra cosa: un sapore gustoso e allo stesso tempo delicato, un boccone dal gusto originale.

  • Mini seada ripiena di bacalà mantecato e bisque di gambero acidulato: uno scrigno di sapore indescrivibile. Bisogna provarlo!

  • Tartare di pecora, bagna cauda e noci su pan brioche fatto in casa: non ho mai mangiato una tartare così buona. Ero scettica sulla pecora ma mi sono ricreduta!

 

 

 

 

Uno spettacolo anche i primi piatti:

 

  • fregula di pesce alla maniera di nonna Laudomia: non una fregula industriale, ma fatta a mano da un’artigiana di un piccolo pastificio del Sulcis. La accompagna una bisque di mare e pecorino (perché nonna ce lo metteva per regalare al piatto quel sapore in più). Un piatto rappresentativo che sa di tradizione.

  • Malloreddus con farina di ghiande al rosmarino con ragù di cortile e pecorino: anche questa una ricetta di famiglia che riporta al passato.

 

 

 

Speciale la millefoglie di spada e melanzane con pesto mediterraneo. Le verdure in accompagnamento croccanti al punto giusto, dal sapore semplice ma vero, sono di un contadino della zona.

 

 

 

 

Per terminare il dolce sardo per eccellenza: la seada con miele di corbezzolo e arancia e una versione originale di un dolce tra i più apprezzati ma con accento sardo, il Tiramisau fatto con pane carasau un po’ più spesso del classico.

 

 

 

 

Gli eventi: 

 

La location si presta anche per numerosi eventi.

Segnalo che il giovedì la ristorazione lascia spazio all’aperitivo “GiOvi” a buffet con DJ Set, musica dal vivo, sax e percussioni. 

Un momento vivace per coloro che vogliono vivere momenti piacevoli all’insegna della buona musica.

 

 

Volete un consiglio spassionato? Fateci un giro e poi, una volta provato, ci ritornerete, ci ritornerete, ci ritornerete........

 

 

Cascina Ovi

Via Olgia 11 - Segrate (MI)

Tel. 022139581

 

Aperta tutti i giorni tranne il lunedì 

La domenica solo a pranzo

 

Luglio e agosto:

Chiusa la domenica

Aperta il lunedì a cena

Sito: www.cascinaovi.it

 

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