Vi racconto dei prodotti di cui non posso fare a meno

NELLA MIA CUCINA? NON POSSONO MANCARE….
 

Quali sono i prodotti food a cui non posso rinunciare?

 

Sono i fedeli alleati che mi aiutano nelle mie preparazioni di ogni giorno, sono quei gusti e quei sapori che rendono felice la mia tavola, sono i vini che accompagnano i miei piatti, sono bevande che mi permettono di concludere egregiamente ogni pasto.

 

Avete voglia di seguirmi nel racconto?

 

Se parliamo di preparazione di piatti v’invito a scoprire con me l’ultima novità di Casa Bauer: il dado granulare ai Funghi Porcini, un dado istantaneo che conferisce ai piatti, anche quelli più semplici, un sapore speciale.

Conoscevo il classico dado compatto ma quello granulare ha il grande vantaggio di poter essere dosato con più facilità.




 

Mai come in questo periodo che si affaccia all’autunno abbiamo voglia di quel sapore speciale che ci viene dato dal sottobosco. Pensate ad un risotto cremoso, ad arrosti o scaloppine, ma anche gustose zuppe.

Altro vantaggio? Il Granulare Funghi Bauer non contiene glutine lattosio.

Da provare assolutamente!

 

Se il dato granulare è un fedele alleato nei miei piatti, nella mia cucina non posso più fare a meno delle mandorle! E’ un ingrediente che ho sempre in casa e che utilizzo da sgranocchiare come spezza-fame ma anche per dare quel tocco di croccantezza alla pasta, da utilizzare in una panatura speciale o nei miei dolci preferiti. In proposito sono fedele alle mandorle di Armienti Bio.



   

 

L’Azienda si trova nell’Alta Murgia e produce la mandorla di Toritto, cultivar Filippo Cea…. risalente al 1858. Una mandorla che è una garanzia di qualità, una mandorla autoctona che mi piace da impazzire. La mandorla pelata è ottima per i miei piatti, mentre da mangiare quando ho voglia preferisco quella sgusciata.

 

E se parliamo di bontà, non posso fare a meno di parlarvi di CITRES, brand della provincia di Verona che produce deliziose conserve di verdura, una più buona dell’altra!

Cosa c’è di meglio se non accompagnare ad un piatto di affettato o ad un semplice piatto di formaggio delle verdure grigliate, dei carciofini lavorati esclusivamente da prodotto fresco, una giardiniera ai profumi dell’orto, un antipasto misto stuzzicante? E tante altre golose conserve?

Sarà sufficiente aprire il barattolo ed ecco pronto un contorno che è un po’ diverso dalle verdure fresche.

Ottimi prodotti per creare in poco tempo un aperitivo stuzzicante.


    

 

Tra le bontà, vi segnalo la crema di olive nere, costituita dal 78% di prodotto e ottima per delle bruschette. Anche le olive taggiasche denocciolate in olio extravergine d’oliva hanno il loro perché: buone, carnose, dal colore scuro e dal sapore dolce e delicato… io le adoro! Le trovate spesso nei miei piatti, ma queste di Citres hanno per me un sapore speciale.

   

 

Citres, attenta al benessere dei propri consumatori ha messo in commercio di recente due categorie di prodotti realizzati con sale iodato: "Fonte di Iodio", ossia contenenti il 20% del fabbisogno giornaliero di iodio per 100 gr. di prodotto, e quelli "Ad alto contenuto di Iodio", contenenti il 30% del fabbisogno di iodio giornaliero per 100 gr. di prodotto.

 

Ora, invece, vorrei attirare la vostra attenzione su un prodotto che è un po’ il trait d’union tra gli ingredienti che si usano in cucina: l’olio extravergine d’oliva.

Un prodotto che, se non è di qualità, riduce notevolmente i risultati dei nostri piatti; un prodotto che esalta anche le preparazioni più semplici.

Bonamini è l’olio extravergine d’oliva che sposa il mio pensiero.

Per entrambi la produzione appartiene alla Valle D’Illasi, in provincia di Verona.



    

 

Due, però, sono quelli che ultimamente adoro utilizzare: Campo di Casa, dal sapore morbido e dolce è perfetto per le mie preparazioni che vedono protagonisti formaggi freschi, pesce e carni bianche e il Veneto Valpolicella DOP dal gusto amabile e delicato, ideale per condire a crudo, per piatti di pesce al vapore o alla griglia, oppure su carni bianche.


          
 

 

Abbiamo parlato di olio extravergine perfetto per il pesce, ma anche il pesce deve essere di qualità. Perché allora non abbinare l’olio giusto ad un delizioso salmone selvaggio dell’Alaska?

Il pesce è un alimento fondamentale per una dieta equilibrata ma per essere fonte di salute deve rispondere ad alcuni requisiti importanti, come la sua provenienza, la freschezza e l’alta qualità. 





 

Il salmone selvaggio dell’Alaska racchiude in sé tutte queste caratteristiche ed è un’eccellenza di gusto e di benessere. Costituito da proteine di grande digeribilità, da vitamine e ricco di omega3 è una vera fonte di benessere.

Dove nasce il salmone selvaggio dell’Alaska? Nasce, vive e si riproduce nelle acque pulite dell’Oceano Pacifico e viene pescato in maniera ecosostenibile, ossia in quantità contingentata e soltanto in alcuni mesi dell’anno per garantire il perpetuarsi della specie e la salvaguardia dell’ambiente.

C’è forse qualcosa di più sano da degustare in tavola?! Io lo apprezzo sempre tantissimo e lo rendo protagonista nelle mie ricette.





 

Vi ricordo che è in atto fino alla fine di settembre 2020 il concorso riservato ai possessori della carta fedeltà “Carta per Te” di Pam Panorama.

Basterà acquistare uno dei seguenti prodotti:

- un filetto di salmone selvaggio dell’Alaska decongelato, di qualsiasi peso

- una confezione di carpaccio di salmone reale dell’Alaska

- una confezione di tartare di salmone reale dell’Alaska.

 

per vincere i seguenti premi:

- 10 E bike Coppi

- 20 zaini Ferrino

 

Un invito prestigioso a tante belle “passeggiate” nel verde! 

 

In caso di mancata accettazione, il premio estratto verrà devoluto a una Onlus.

 

Per ulteriori dettagli www-pampanorama.it

 

Se il cibo è il protagonista indiscusso a tavola, non sono da meno i vini che lo accompagnano.

Un buon bicchiere di vino è ciò che riesce ad esaltare i nostri piatti e che completa in maniera egregia una cena o un pranzo ben fatto.

E allora parliamo di etichette!!

 

Caliamoci in quel gioiellino della Costa D’Argento in Toscana, dove incontriamo la Tenuta Monteverro.





 

Di proprietà di Julia e Georg Weber, di origine tedesca, ma maremmani di adozione, si istallano nella zona nel 2003 per creare vini d’eccellenza.

Attualmente i vini prodotti sono sei: il top di gamma è l’iconico Monteverro, da uve Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Petit Verdot; Terra di Monteverro, stesso uvaggio ma di maggiore immediatezza; Tinata, sensuale Syrah e Grenache; uno Chardonnay fuoriclasse, unico in Toscana. Completano la gamma due vini di pronta beva Verruzzo - Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot con una piccola percentuale di Syrah - e un croccante Vermentino autoctono.





 

I vini della gamma alta sono prodotti artigianalmente e seguono i principi del biologico, ogni bottiglia è numerata e avvolta a mano in una velina, affinché coloro che desidereranno degustarla avranno il piacere di scoprire un’opera unica. Vini che sono lo specchio della terra che li ospita e che ben si prestano ad una cucina importante e di grande personalità: la cucina toscana.




 

 

Non può mancare in casa mia un angolo di golosità!

E per me golosità è sinonimo di Nocciolata Bianca di Rigoni di Asiago: una dolce crema fatta di nocciole di qualità, ottimo burro di cacao zucchero di canna, latte scremato in polvere, olio di girasole spremuto a freddo ed estratto di vaniglia naturale Bourbon del Madagascar. Una crema che offre tutti i benefici della frutta secca, una crema che si gusta spalmata sul pane o, come faccio io, semplicemente al cucchiaino…. nel senso che un cucchiaino tira l’altro!



 

Nocciolata Bianca ha recentemente ricevuto il prestigioso riconoscimento per la miglior innovazione di prodotto nel mercato delle creme spalmabili.

A Cibu Forum, infatti, vince il premio DS Dolcisalati & Consumi Awards 2020 ideato da Tespi Mediagroup. I prodotti migliori meritano sempre di vincere!

Potete acquistare la Nocciolata Bianca, ma anche altri prodotti Rigoni di Asiago, attraverso lo shop online di recente creazione:  https://shop.rigonidiasiago.it/

 

Last, but not least!

Viene sempre per ultimo perché chiude un pranzo o una cena, ma non è certamente il meno importante, anzi!

Parlo, naturalmente, del caffè: una bevanda che tutti apprezzano e alla quale nessuno rinuncia. Neppure io, ma solo quando è davvero buona.

Ecco quindi che la mia scelta ricade sul caffè Panama di Lui L’Espresso, una miscela di arabica dal retrogusto di malto con tinte floreali e di agrumi dal gusto generoso.

Non il solito caffè, insomma. Il Café de Eleta viene coltivato nella regione di Piedra de Candela (Centro America) e selezionato a mano.







 

Ma c’è qualcosa di più dietro ad una semplice tazzina di buon caffè.

Oltre alle sue caratteristiche intrinseche mi piace sapere di degustare una bevanda dietro la quale vi è un importante aspetto sociale.

Nelle piantagioni la manodopera non è a cura dei bambini, ma a loro è riservato un

programma scolastico gratuito, in gran parte sostenuto dai propri produttori e dalla cooperazione con i compratori.

Non vale quindi la pena di assaporarlo dopo aver degustato piatti eccellenti?

Come sempre, bisogna chiudere in bellezza!

 

 

 

 

 

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