Una ricetta classica per Capodanno: cotechino e lenticchie

COTECHINO E LENTICCHIE: IMMANCABILI A CAPODANNO
 

La ricetta del cotechino e lenticchie in umido è un classico che non può mancare a San Silvestro. Una tradizione a cui nessuno di noi può rinunciare.

Un piatto ricco e succulento dal sapore deciso, un piatto tipico che profuma di festa.

Le lenticchie, simbolo di ricchezza, guai a non mangiarle.

E’ noto che se le mangiamo in abbondanza al Cenone di Capodanno ci garantiscono tanti soldi nel corso dell’anno nuovo. Non so voi, ma io me ne accaparro sempre un bel piatto e, di anno in anno, continuo ad aspettare che facciano il loro effetto!
Una ricetta della tradizione che non posso non preparare.

Siccome si tratta di un abbinamento estremamente buono, siamo soliti a produrre questo piatto in grandi quantità perché se avanza nessun problema!

Riciclare cotechino e lenticchie, ormai, è diventata un’arte culinaria.

Svariate sono le ricette per renderli buoni anche il giorno dopo creando, ad esempio, dei piccoli tortini di patate e cotechino, dove il sapore deciso dell’insaccato viene mitigato dalla dolcezza delle patate.

Il cotechino è ottimo se viene affiancato alla polenta o ad un puré di patate, come nella mia ricetta.

Che ne dite? Vi ispira?

Provate a realizzarle questa ricetta e fatemi sapere come è venuta.

 

BUON ANNO a TUTTI VOI!

 



 

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

2 cotechini (io ho scelto il Vaniglia di Marco D’Oggiono)

500 gr. di lenticchie di Castelluccio

1 carota

1 scalogno

2 spicchi d’aglio

2 foglie di alloro

1 cucchiaino di rosmarino tritato

3 foglie di alloro

1 dado vegetale

200-250 ml di acqua

3 cucchiai di concentrato di pomodoro
1 bicchiere di vino rosso

Olio Extravergine d’oliva

Sale fino

 

PROCEDIMENTO

Per cuocere il cotechino a regola d’arte, la prima operazione da fare è quella di pungerlo in più punti con uno stuzzicadenti, metterlo in una pentola con abbondante acqua tiepida, cuocere coperto per due ore e poi far riposare in acqua 5 minuti. Non salare!!!




Nel frattempo dedicarsi alle lenticchie.

 

Metterle a bagno per un paio d’ore in acqua fredda, sciacquarle bene e scottarle in acqua bollente per 5 minuti. Scolarle e tenerle da parte.

Con il dado preparare il brodo.

Fare un trito con sedano, carota e scalogno e farlo rosolare dolcemente in 4-5 cucchiai di olio, aggiungere le lenticchie e far insaporire.

Salare, cospargere con il rosmarino tritato, aggiungere l’alloro, l’aglio e il concentrato di pomodoro.
Bagnare con il vino, far evaporare e poi aggiungere poco
 brodo.
Portare a cottura cuocendole coperte.

Regolare di sale.

Nel caso in cui si asciugassero aggiungere altro brodo poco alla volta.



 

Eliminare il budello al cotechino e tagliarlo a fette.

 

Servire cotechino e lenticchie ben caldi.

 

Volendo, si possono accompagnare con del puré di patate.



 

 

Amico in cucina




 

Si chiama Vaniglia di Marco D’Oggiono, ma in realtà è cotechino!

Perché si chiama così?

Perché in Brianza (sede dell’azienda) prende il nome da una costosa spezia esotica, la vaniglia appunto.

Questo salame da cuocere è fatto di cotenne e carni pregiate di suini nati ed allevati in Italia. Un impasto magro con il giusto bilanciamento di spezie lo rendono digeribile e… speciale.

Una garanzia di qualità e di grande bontà. Ve lo posso assicurare.

Da provare assolutamente!

 

E poi? Addio cotechini precotti…..

 

 

 

 

 

 

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