Meatball Family, il locale di Diego Abatantuono dedicato alle polpette, compie 12 anni
Le polpette: non più avanzi rivisitati, ma protagoniste della tavola!
Quanti di noi associano alle polpette l’idea di un piatto di riciclo?
Sfatiamo questo mito che ormai non ci appartiene più e pensiamo alla polpetta come a un delizioso boccone creato apposta per appagare il palato, con gusti sempre nuovi capaci di regalarci emozioni.
Ed è proprio su questo concetto che si basa la filosofia di Meatball Familiy, il format ristorativo ideato da Diego Abatantuono che da dodici anni celebra la regina del comfort food italiano: la polpetta. Nata nel 2013 in Via Vigevano a Milano, l’idea ha saputo conquistare palati e cuori, trasformandosi in un vero fenomeno gastronomico.
Meatball Family festeggia i suoi 12 anni con un libro
“Non so se esiste la felicità. So però che esistono le polpette”.
Questa è la frase di Diego Abatantuono, comico e attore milanese che grazie ai suoi successi è diventato uno dei volti più amati della commedia italiana, con cui apre l’introduzione al libro “Polpette, una tira l’altra” (Edito da Trenta Editore), la pubblicazione dedicata proprio al raggiungimento di questo importante traguardo.
Si tratta di un vero e proprio scrigno di sapori che raccoglie una varietà di ricette capaci di sorprendere e conquistare ogni palato.
Le regine indiscusse sono le Polpette classiche, quelle che hanno segnato l’inizio dell’avventura del locale, sempre irresistibili e amatissime da grandi e piccini, ma si trova anche la storia del brand. Un progetto di squadra guidato da Abatantuono insieme a Nadir Malagò, Stefano Moccagatta, Giulio Morbelli, Francesco Buzzella e i fratelli Cerioli.
Il capitolo “La strana coppia” propone combinazioni originali e sorprendenti, dove le polpette incontrano piatti iconici italiani e internazionali, creando abbinamenti insoliti ma incredibilmente gustosi.
Non manca una sezione dedicata allo Street Food, che trasforma la polpetta in una compagna di passeggio: qui le preparazioni diventano creative e versatili, con ingredienti come ceci, melanzane, merluzzo, pollo e bacon, ma è presente anche una parte dedicata alle ricette regionali. In questo viaggio tra tradizioni locali, segreti di famiglia e sapori autentici, ogni territorio racconta la propria storia, tra convivialità e memoria gastronomica.
Si passa poi dall’Italia al resto del mondo perché, parliamoci chiaro, anche all’esterno la polpetta è super apprezzata!
il capitolo “Viaggio nel mondo” mostra come culture lontane abbiano reinterpretato ingredienti comuni, trasformandoli in veri capolavori di gusto e rendendo ogni boccone una testimonianza di tradizione internazionale.
A chiudere il volume, una sezione dedicata ai dessert: perché no, esistono anche le versioni dolci con polpette golose al cioccolato, alla cannella, alla marmellata e altre delizie che invitano a cedere a piccoli peccati di gola. Un libro che non è solo un ricettario, ma un invito a esplorare sapori, storie e creatività intorno a un piatto semplice ma universale.

Il nuovo locale milanese di P.zza V Giornate
Un onore per me partecipare all’evento di presentazione del libro alla stampa, conoscere da vicino la nuova location e questo prodotto che amo da sempre.
Il locale, che ospita 45 coperti all’interno e una decina all’esterno, è intimo e accogliente, come piace a me perché di dimensioni contenute.
Gli arredamenti sono sobri e curati nei dettagli, con tonalità calde e materiali naturali che creano un’atmosfera rilassata e familiare, mentre la cucina è a vista: da lì infatti si possono osservare gli chef all’opera, intenti a preparare piatti genuini e profumati che riempiono la sala di aromi invitanti. L’ideale per chi cerca un’esperienza culinaria autentica ma anche semplicità e calore umano.

E’ stato bello immergersi in un vero e proprio viaggio nel mondo delle polpette, grazie al racconto di aneddoti divertenti e curiosità legate alla nascita e all’evoluzione di questo piatto tanto apprezzato in ogni angolo del pianeta. Sono state svelate tradizioni, culture e ingredienti che hanno contribuito, nel corso del tempo, a creare infinite varianti di una pietanza semplice ma capace di unire le persone a tavola.
Nel corso dell’evento sono state inoltre presentate una serie di ricette originali e creative, frutto di sperimentazione e passione, che reinterpretano in chiave moderna la polpetta classica, proponendo combinazioni di sapori insolite e raffinate.
Il tutto è stato accompagnato da una degustazione speciale offerta da Meatball Family, che ha deliziato i presenti con una selezione di polpette per tutti i gusti: dalle intramontabili versioni tradizionali, alla pasta con le polpette, alla versione con la zucca, perfetta per la stagione.
Che siano fritte o al forno, in tutte l’ingrediente primario resta la carne di manzo, ma non mancano le versioni vegane per una proposta inclusiva che possa accontentare tutti.
Le proposte in menu però non finiscono qui.
Per chi lo desidera, ci sono anche i primi piatti e i piatti della tradizione o le insalate per chi vuole restare leggero a tavola.

Meatball Family in Italia: quanti sono e perché hanno successo
Il successo di questo format si è rivelato attraverso i numerosi locali che sono stati aperti nel tempo.
Milano
Via Vigevano
Stazione Centrale
CityLife Shopping District
Piazza V Giornate
Galleria Borromea (Peschiera Borromeo)
Roma
Roma Maximo Shopping Centre
Roma Est
A cui si affiancano 20 food truck vintage che conquistano i palati duranti eventi e festival.
A colloquio con Nadir Malagò, il CEO di Meatball Family, abbiamo capito il perché del loro grande successo.
La gestione del locale è a conduzione familiare, un aspetto che si percepisce chiaramente nell’atmosfera autentica e nell’attenzione ai dettagli. La scelta delle location è sempre molto ponderata: in un panorama gastronomico italiano ormai saturo di proposte, individuare il posto giusto non è affatto semplice. Prima di aprire una nuova sede, preferiscono attendere che quella già avviata raggiunga piena stabilità e successo, come ad esempio, per la sede di Piazza V Giornate, la cui ricerca del luogo ideale è durata circa un anno e mezzo, e dal momento della scelta all’apertura trascorrono solitamente dai quarantacinque giorni ai tre mesi.
Un altro punto di forza è la cura nella formazione dello staff, che viene preparato internamente e con grande attenzione. L’obiettivo è creare un ambiente di lavoro sereno e collaborativo, in cui le persone possano crescere e sentirsi parte di una vera squadra. Non a caso, alcuni dipendenti lavorano con loro fin dai tempi della scuola attraverso i progetti di alternanza scuola-lavoro.
E i clienti? Perché tornano e poi ritornano?
I clienti tornano volentieri perché sanno di poter contare su una cucina sincera e gustosa, che valorizza le ricette della tradizione senza rinunciare a un tocco di creatività perché infatti il menu propone alcuni piatti fissi, legati alla memoria e al comfort food, che si accostano ad altre specialità per offrire sempre nuove esperienze di gusto.
E non soltanto perché dietro al brand c’è il nome di Diego Abatantuono, ma perché si mangia bene.
L’esperienza è stata davvero piacevole, tanto che non vedo l’ora di ripeterla, magari in compagnia, perché il cibo è condivisione, e quando un locale conquista con la sua atmosfera e i suoi piatti, è ancora più bello viverlo insieme.
E vi svelo un piccolo segreto: a fine serata è stata estratta una cena per due persone e… indovinate un po’? Ho vinto io!
Una sorpresa incredibile, soprattutto perché, poco prima, avevo appena detto di non vincere mai nulla!
“Non so se esiste la felicità. So però che esistono le polpette”.
E le polpette di Diego Abatantuono mi hanno resa felice!