That’s Panaro Milano: omaggio alla tradizione cilentana in Porta Venezia

Dopo tre anni di successo a Sorrento, That’s Panaro apre le sue porte anche a Milano, dove da appena tre mesi porta i profumi e i sapori autentici del Cilento nel cuore di Porta Venezia, in Viale Piave 40b.
Io l’ho già provato e promosso!
Location informale per sapori gourmet
Un locale curato e accogliente, perfetto per una pausa veloce, un pranzo gustoso o un aperitivo conviviale.
L’ambiente riflette l’anima del brand: panari appesi al soffitto, legno, paglia, metallo e colori mediterranei creano uno spazio caldo e ospitale. All’interno ci sono meno di 20 coperti, a cui si aggiunge un déhor da 20 posti.
Un format gastronomico rapido e contemporaneo che punta su filiera corta, sostenibilità e tradizione, con una proposta che si adatta a ogni esigenza grazie anche al servizio take away e delivery. Qui la parola d’ordine è “plastic free”: tovagliette, posate, ma anche coni del fritto e contenitori sono 100% biodegradabili, nel pieno rispetto di una filosofia green.
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Il Panaro: da gesto popolare a simbolo gastronomico
A cosa si ispira il nome del locale?
Il nome That’s Panaro è un omaggio al celebre 'o panaro, il cesto di vimini che a Napoli veniva calato dai balconi per scambiare cibo e denaro. Un rituale semplice che appartiene alla tradizione e pieno di significato che oggi si trasforma in un nuovo modo di vivere il cibo: informale, conviviale, genuino. In questo spirito, da That’s Panaro non solo si mangia bene, ma si respira l’atmosfera autentica del Sud, in un ambiente dove ogni dettaglio racconta una storia.
That’s Panaro parla cilentano (e stagionale)
Dietro al menu, c’è la firma dello chef Gian Marco Carli, del rinomato ristorante Principe, ristorante stellato di Pompei.
I piatti? Una celebrazione dell’identità campana, tra prodotti Slow Food e interpretazioni creative per esaltare la materia prima con abbinamenti ricercati e in continua evoluzione.
Il menu cambia in ogni stagione, mentre panini e focacce vengono rinnovati mensilmente.
Protagonisti sono i panini, ma l’offerta comprende anche pasta, fritti, insalate e dolci come brioche, plumcake e un golosissimo dessert a base di ricotta di bufala (buonissimo!), tutti home made. Completano la selezione i dolci tipici del territorio, come la delizia al limone e la caprese, prodotti in versione semi-artigianale.
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Tra i piatti più apprezzati:
- Il panino top seller è quello con mozzarella di bufala e soppressata di Gioi (Presidio Slow Food)
- Il panino di mare con polpo cotto a bassa temperatura, maionese all’aglio dolce, pomodori semi-dry e salsa al basilico
- La mozzarella vaccina nella mortella (Presidio Slow Food), avvolta nelle foglie di mirto cilentano
- Gnocchi alla sorrentina gourmet con fonduta di fiordilatte e salsa al basilico
- Focacce, hummus di ceci di Cicerale, panini vegetariani e gluten free
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Tra i fritti vi posso consigliare le crocchette cremose al latte con chutney di pomodoro San Marzano e i paccheri croccanti con parmigiana di melanzane degli sfizi deliziosi.
Tutti i prodotti provengono da piccoli produttori del Cilento, tra cui l’Azienda Agricola Le Starze, situata nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e fiore all’occhiello della famiglia Di Bartolomeo.
Anche l’olio extravergine di oliva utilizzato è biologico DOP, sempre della stessa zona.
Il locale offre anche una formula aperitivo molto apprezzata:
- 12 euro per drink analcolico con focaccine e fritti
- 10 euro per una birra o un calice di vino con assaggi abbinati
E per chi volesse portarsi a casa un po’ di Cilento tutti i prodotti sono in vendita nel locale, compresi gli iconici cesti e le borse.
Cosa si beve da That’s Panaro?
Non solo buon cibo: That’s Panaro propone anche una curata selezione di birre artigianali campane, L’offerta spazia dalle più leggere, come l’Amalfitana, alle più forti, come la cifra 344 golden. Non mancano le versioni senza glutine e senza lattosio, ma anche una carta dei vini con grandi classici del Sud: Aglianico, Fiano di Avellino, Falanghina e Greco di Tufo, disponibili al calice o in bottiglia.
La carta dei drink, invece, spazia dai classici Negroni, Spritz e Campari, fino al cavallo di battaglia del locale: il Limoncello Spritz, un omaggio a Sorrento.
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Martina Di Bartolomeo: la giovane forza di That’s Panaro
A guidare il progetto c’è Martina Di Bartolomeo, giovane mamma e imprenditrice intraprendente. Laureata in comunicazione e marketing, ha fatto esperienze in Canada e a New York in una catena di ristoranti italiani prima di tornare alle sue radici cilentane per dar vita a That’s Panaro.
Il suo progetto? Visto il successo dei locali attuali ha l’obiettivo di replicare il format in altre città turistiche come Roma, Venezia, Firenze e aprire un secondo punto a Milano e uno in Lombardia.
Martina ha anche scelto di dare un significato ancora più profondo al suo progetto, aderendo all’iniziativa Seconda Opportunità, offrendo lavoro a persone in cerca di riscatto.
Un grande progetto imprenditoriale, un cuore grande.

Se volete un consiglio su dove mangiare a Milano That’s Panaro è un ponte tra Sud e Nord, tra tradizione e innovazione, tra memoria e modernità, tra proposte gourmet e prezzi giusti.
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That’s Panaro
Viale Piave 40 b, Milano
Orari
lunedì chiuso
da martedì al giovedì 08:00-21:00
venerdì 08:00-22:00
sabato e domenica 09:00-22:00