Diamo voce a Sartieri 1931: Atelier del vino in Oltrepò Pavese

DIETRO LE QUINTE DI SARTIERI 1931 IN OLTREPO'
 

Ci sono storie che vanno raccontate. Sartieri 1931 è una di quelle.

Una storia che appartiene alla zona dell’Oltrepò Pavese, terra da cui provengono vini interessanti. Sartieri nasce a fine 2020: recentissima la sua storia, direte voi! In realtà ha di fatto più di cento anni alle proprie spalle.

L’azienda, infatti, nasce ad inizio del novecento grazie a due omonimi amici: Ernesto Saviotti e Paolino Saviotti. Due persone che decidono di partire insieme, ma già da subito rivelano un deciso spirito imprenditoriale che li spinge a distribuire il loro vino al di fuori dei confini di regione.

Guerra e problemi familiari allontanano i due amici. A casa rimane solo Zia Zelinda, la sorella di Ernesto, abile sarta che aprirà anche un suo laboratorio.

Terminata la guerra Ernesto ritrova Paolino, che nel frattempo aveva già riavviato la produzione vinicola.




 

Negli anni a venire, numerose sono poi le vicissitudini che toccano da vicino quest’azienda che, nonostante gli scossoni, si è sempre risollevata fino ad arrivare agli anni 2000. Sono anni in cui Vitale Perucchini, nato nel 1931 e zio dell’attuale titolare Enrica Saviotti, ha dato un’impronta importante a questa azienda ma che non ha potuto godere dei risultati per via della sua scomparsa inaspettata.

Ecco quindi che in un secolo di storia gli eventi e le date importanti ricorrono in queste produzioni enologiche: la sartoria e l’anno 1931, che possiamo racchiudere nel claim “Atelier del vino in Oltrepò Pavese”, dove l’artigianalità locale e la cura del dettaglio è presente in ogni bottiglia.
 



 

 

Io ho avuto modo di conoscere da vicino i loro prodotti e vi posso assicurare la loro bontà. Ma al di là di ciò, il consumatore attento è sempre più desideroso di sapere che cosa c’è dietro le quinte di ciò che consuma a tavola.

Io sposo il suo pensiero e sono sempre felice di raccontare ciò che si cela dietro ad ogni prodotto che degustiamo.

Mi fa quindi piacere dar voce a quest’azienda storica tutta italiana, che da tanti anni realizza con amore vini dal gusto unico, e adoro farmi raccontare cosa li rende così esclusivi.

 

Eccomi quindi a colloquio con Valerio Saviotti.




 

D. Sartieri 1931 è di fatto un nome di fantasia che racchiude la passione della zia Zelinda per il cucito e dello zio Vitale per il mondo dei vini. Da dove nasce l’idea di unire questi due mondi così distanti, ma per voi così vicini?

R. L’idea di unire questi due mondi è nata dal desiderio di utilizzare l’artigianalità tipica dell’attività sartoriale al fine di creare un vino su misura.

 

D. La vostra è un’azienda storica che ha visto il susseguirsi di numerose vicende. Che cosa non è mai cambiato dalla sua fondazione ad oggi?

R. La passione di “fare vino” e il rispetto dei metodi tradizionali di coltivazione e vinificazione conciliandoli con le nuove tecniche del settore.

 

 

D. E quali sono, invece, le innovazioni che vi hanno permesso di continuare il vostro successo?

R. Una comunicazione mirata e puntuale, e aver adattato il design delle nostre bottiglie e il packaging alle esigenze del mercato.

 

 

D. Quanto è importante il territorio che vi circonda nelle vostre produzioni?

R. Il territorio è fondamentale, l’Oltrepò pavese gode di un terroir ricco e unico nel suo genere.

 

 

D. Che cosa rende i vostri prodotti dei prodotti di qualità?

R. Si comincia dalle vigne, curate nel più totale rispetto della natura, evitando produzioni massive e trattamenti dannosi per l'ambiente. In cantina proseguiamo secondo gli stessi principi, cercando di proporre un vino più rappresentativo possibile del proprio territorio ma anche attuale.

 

D. Come si compone la vostra gamma?

R. La nostra gamma si compone di dieci etichette: Première e Allure, che sono due spumanti metodo classico 100%, Pinot nero, Tuxedo Gold e Red, rispettivamente Barbera d’annata e selezione con affinamento in tonneaux, Suit che è una croatina ferma, Dama Cèlinde, la Bonarda, Caban e Zefir, i nostri Pinot Grigio e Riesling renano, e per concludere Figurino il Merlot e Madagascar 100% Cabernet Sauvignon.

 

 

D. Qual è il vostro prodotto “fiore all’occhiello”?

R. Première e Allure, i nostri spumanti metodo classico.


   

 

 

D. Per cosa si caratterizzano?

R. Per la setosità donata del metodo classico abbinata all’elegante struttura del pinot nero.

 

 

D. Nei vostri progetti ho sentito parlare dell’apertura di un wine bistrot dove si incontreranno i vostri vini e le tipicità culinarie del territorio.

Come sarà organizzato e chi saranno i vostri partner?

R. Il nostro wine bistrot sarà un luogo di incontro per appassionati di vino e non solo, nel quale saranno previsti percorsi di degustazione con prodotti di eccellenza dell'Oltrepò Pavese. Stiamo avviando collaborazioni con fornitori locali di salumi, formaggi, e aziende agricole specializzate in produzione di conserve e confetture a Km0

 

D. Qualche altro nuovo progetto che potete anticiparci?

R. Ci stiamo muovendo su diversi fronti, ma per il momento tutta la nostra attenzione è concentrata sull’apertura del wine bistrot.

 

 

Ancora complimenti per ciò che producete e grazie infinite per la disponibilità Valerio.

Non ci resta che brindare al vostro futuro!

 

Per approfondimenti sull’azienda: www.sartieriwines.it
 

 

 

 

 

Cerca

Articoli correlati

Partner

Copyright © Cucina & Svago 2017. Tutti i diritti riservati. Privacy Policy - Cookie Policy - Powered by Helmet Digital System