Il nuovo menu Magnete del The Manzoni, il menu che attrae

MAGNETE: IL NUOVO MENU DEL RISTORANTE THE MANZONI
 

Giudico un ristorante dalla voglia che ho di tornarci.

Al The Manzoni ci tornerei subito!

Il nuovo menu “Magnete”, dedicato all’autunno è davvero un’attrazione, una forza magnetica alla quale non si può assolutamente resistere, una forza che mi ha conquistata fin da subito.

 

Ma chi è l’artefice di questo menu del The Manzoni?

 

Magnete” porta la firma dell’Executive Chef Giuseppe Daniele, poco più che trentenne, coadiuvato da una squadra di sous chef altrettanto giovani e da Halit Gajda, pastry chef.

Una brigata che lavora in armonia, sempre attenta a scegliere fornitori di ingredienti di qualità, sempre alla ricerca di nuovi abbinamenti e metodi di cottura innovativi per esaltare la materia, trasformandola in qualcosa di sublime.



   


 

Piatti autunnali prelibati, raffinati ma non ostentati.

Un percorso tra sapori che soddisfano chi ama la buona tavola di alto livello e che ambisce a soddisfare il proprio palato con abbinamenti particolari, un menu che potrei definire moderna tradizionalità.




 

 

Ma partiamo dall’inizio.

A pochi passi dal Teatro alla Scala di Milano, il The Manzoni è una location elegante, arredata con gusto da Tom Dixon, noto designer londinese.

Un luogo accogliente dove trascorrere piacevoli serate o pranzi di lavoro a proprio agio.

Un ristorante dove mi sono sentita accolta, sia dagli spazi sia dalla gentilezza del personale presente nel locale.



    

 

 

Le tre fasi del menu Magnete del The Manzoni.

 

Come amuse-bouche dei mini tacos con crema al Parmigiano ed un biscottino salato: due delizie per stuzzicare l’immaginazione e che mi hanno fatto capire immediatamente il livello di ciò che sarei andata a degustare successivamente.

 

La forza di questo menu, infatti, è data da tre fasi fondamentali.

Si inizia con la fase “Attrazione” dove, tra le proposte, si degusta una morbida zucca cotta al forno con crema di parmigiano e tartufo nero per poi passare ad una ventresca di tonno appena scottata su crema di carote, cipolle rosse marinate e peperone crusco, il tocco croccante del piatto.

Un’esplosione di sapore il capriolo: si presenta su polenta fritta e accompagnato da spugnole che celano un cuore di foie gras.




 

 

 

Passiamo successivamente alla fase di Trasformazione.

 

E’ qui che la materia muta, si trasforma. Ecco i primi ed i secondi piatti.

Una fase introspettiva dove cuore e cervello diventano un tutt’uno.

Siamo di fronte ad una delicata crema di nocciola, su cui poggiano i ravioli del plin ripieni di faraona e champignon.

Un piatto esperienziale che ci porta altrove. Un piatto da sogno.

E la lepre à la Royale? Appare in modo maestoso, un piatto eccellente.




 

 

Elevazione

Abbiamo apprezzato tutto ciò che c’è stato prima e ora desideriamo andare oltre, non vogliamo fermarci.

Di fronte al pre-dessert ammutolisco.

Si tratta di un sorbetto di cetriolo, crema di agrumi e animelle fritte su zucchine trombetta marinata agli agrumi. Sono in paradiso!
 

 


 

E poi? Che cosa mi aspetta?

E’ il momento del dessert vero e proprio.

Una gelatina alla barbabietola, intrigante per il suo colore acceso, nasconde un gelato alla ricotta. Il tutto viene avvolto da una delicata pioggia di gin spruzzato al momento.

Avrei voluto che foste stati con me per assaggiarlo: una cosa indescrivibile.




 

 

La voce di chi sta dietro le quinte del The Manzoni

 

E’ bello sentir parlare coloro che con tanta passione e dedizione sono riusciti in poco tempo a trasformare questo locale in un vero punto di riferimento della ristorazione milanese che non si accontenta.

Un gruppo di lavoro che arriva da esperienze costruite al fianco di grandi Chef, ma che desidera mettere la propria impronta in ogni piatto.

 

Sentite cosa dicono.

«Abbiamo voluto creare un menu intenso, forte, con grandi sapori di terra, di carne, di selvaggina. Senza compromessi, deciso. Amo lavorare la carne ed è grazie al mio maestro Luigi Taglienti che ne ho potuto scoprire e capirne l’immenso valore.  Sempre riconoscente anche verso gli chef Romito e Guida che hanno contribuito, con la loro scuola, a formarmi» racconta lo chef Giuseppe Daniele che conclude soddisfatto: «Ognuno ha il proprio sogno. Il mio era quello, avutane un giorno la possibilità, di mettere in carta la lepre à la Royale. Finalmente ce l’ho fatta».




 

 

«Il mio compito è quello di chiudere il viaggio che è stato intrapreso, un compito impegnativo e di responsabilità. L’ultimo passaggio per arrivare a toccare la vetta» afferma Halit Gajda che con i suoi dessert prende il testimone che Giuseppe e Gabriele hanno stretto tra le mani durante tutto il pasto.

 

Non solo carne e selvaggina. Intoccabile lo spazio del menu vegetariano: «Rispetto, stagionalità e qualità dei fornitori. Ovviamente non abbiamo l’orto dietro la cucina ma abbiamo selezionato con grande attenzione i nostri fornitori che ci garantiscono qualità e freschezza delle materie prime». Precisa lo chef Daniele «Stessa cura e stesso riguardo per i vegetali come abbiamo per le altre materie. Nella nostra carta ci sono sempre piatti che possono essere scelti da chi abbraccia la cultura vegetariana.»
 


   

 

Un menu intrigante, un menu magnetico che mi ha attirata a sé trasportandomi nell’universo del gusto che conquista.

Un menu autunnale ricco di sapori e di colori. Un menu che lascia il segno.

 

V’invito a visitare il sito www.themanzoni.com per scoprire sia il menu degustazione che il menu lunch che viene proposto ad un prezzo davvero interessante.

 

Ma ciò non potrà bastarvi: prenotate subito un tavolo al The Manzoni!

 

 

Photo credit: Luigi Lombardo/Cucina & Svago

 

 

 

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